lunedì 28 aprile 2008

Collage dell'amicizia




Programma del viaggio a Mantova

Ritrovo alle ore 6.00 davanti alla scuola

Arrivo a Mantova e visita alla città e ai suoi monumenti, in particolare:
  1. esterno di Palazzo Ducale e di Castel San Giorgio
  2. esterno casa del Rigoletto (personaggio dell'opera omonima di Giuseppe Verdi)
  3. ex mercato del bozzoli (da seta)
  4. Duomo
  5. Piazza Sordello (dedicata nel 1867 al poeta mantovano ricordato da Dante nel VI canto del Purgatorio)
  6. Piazza Broletto
  7. Piazza della Erbe
  8. Palazzo della Ragione, Torre dell'Orologio e Rotonda di San Lorenzo
  9. interno Tempio di San Sebastiano eretto su disegno di Leon Battista Alberti nel 1460
  10. Palazzo Té

Pranzo libero

ore 15.30 escursione in battello (1h e 30 min.) con itinerario ai Laghi di Mantova e Parco del Mincio.

Il rientro è previsto alle ore 20.30 con ritrovo davanti alla scuola.

domenica 27 aprile 2008

mercoledì 23 aprile 2008

Amore e Psiche

Il 14 maggio i FuoriClasse avranno l'occasione di visitare una città stupenda, ricca di storia e di strabilianti monumenti. Si tratta di Mantova con il suo fiume, i suoi palazzi, le sue chiese e la sua buonissima sbrisolona.
Ma la meraviglia e il mito sono racchiusi dentro Palazzo Tè. Ecco lo scrigno contente il gioiello di Amore e Psiche:


Psiche è una meravigliosa fanciulla che, a causa della sua bellezza, scatena la terribile gelosia di Venere, la quale invia il figlio Amore affinché faccia nascere nella giovane la passione verso un uomo di vile condizione.
Il dio però si innamora della ragazza e la conduce, con l’aiuto di Zefiro, in uno splendido palazzo dove ogni notte, nel cuore delle tenebre, si reca a farle visita celando la sua figura. Amore chiede a Psiche di non cercare di smascherare la sua vera identità, pena l’abbandono.
Psiche è innamorata dello sconosciuto ma, istigata dalle sorelle invidiose e maligne, una notte si avvicina al dio facendo luce con una lampada. E’ pronta a tutto pur di vederlo, anche a scoprire che il suo amante in realtà è un mostro orripilante quindi, armata di coltello, gli si avvicina, ma dalla lucerna cola una goccia d’olio che cade sulla spalla di Amore, ustionandolo. Il dio si sveglia e, deluso per il tradimento della sua amata, fugge via abbandonandola.
Nella disperata ricerca del suo amore, Psiche giunge al palazzo di Venere che, spinta dall’ira, sottopone la fanciulla ad una serie di prove che ella riesce a superare grazie all’intervento divino.
Amore intanto, in preda alla nostalgia, si pone alla ricerca dell’amata e, trovatala, chiede a Giove il permesso di prenderla in moglie. Il re degli dei, mosso da compassione, ordina a Mercurio di andare a prendere Psiche e di condurla sull’Olimpo tra gli immortali.
Psiche diviene una dea e sposa finalmente Eros. Il racconto termina con un fastoso banchetto a cui partecipano tutti gli dei tra cui Bacco che fa da coppiere, Vulcano che si occupa di cucinare il ricco pranzo e le tre grazie che suonano per allietare gli invitati.

Il racconto dell’amore tra Eros e Psiche è tratto dal romanzo latino L'asino d'oro di Apuleio. Il nome Psiche in greco vuol dire anima.


martedì 22 aprile 2008

Cinque sensi per un'amicizia

Per i FuoriClasse i colori dell'amicizia sono:

  • l'azzurro del gioco, della profondità, dell'infinito, dell'immensità, della tranquillità


  • il giallo della felicità, della gioia, della vivacità, dell'energia, del divertimento

Per i FuoriClasse i suoni dell'amicizia sono:

  • le risate
  • le note delle canzoni
  • il suono del campanello

Per i FuoriClasse il cibo dell'amicizia è:

  • la pizza
  • la nutella
  • le patatine
  • lo zucchero filato

Per i FuoriClasse il profumo/odore dell'amicizia è:

  • il profumo di un fiore
  • il profumo delle montagne
  • l'odore del mare
  • l'odore di sudore




domenica 20 aprile 2008

I miei compagni stravaganti

Trovo i miei compagni estremamente comici.
M., ad esempio, si arrabbia sempre per tutto, si offende e risponde a chi lo provoca con una rabbia indescrivibile. Tutti lo chiamano il talebano, ma non capisco il perché. Lo prendono sempre in giro e il bello è che qundo si deve trovare un colpevole, lo si accusa e ci si mette a ridere. Comunque sono sicura di una cosa: i maschi sono per il 99% dei buffoni. Quando i professori ritirano il diario a M., lui nega sempre di aver fatto qualsiasi cosa e comincia:"Non sono stato solo io, è stato anche...". Mi diverto così tanto che devo trattenermi dal ridere rumorosamente.
Un altro soggetto veramente esilarante è E., in pratica quel birbantello di Puck nella nostra recita del laboratorio teatrale. Come tutti i maschi ha la testa vuota e come dice la prof.: "E. hai il cervello come Homer Simpson". Sono d'accordo con lei. Ne fa di tutti i colori e ne dice anche di tutti i colori.
Non si può mai stare seri in questa classe per più di..., esageriamo,...dieci minuti. E' molto bravo a fare vocine strampalate e dice una marea di cavolate. Ma quasi tutte fanno almeno sorridere e dico almeno!
I maschi, per far ridere l'intera classe, si girano indietro e fanno delle smorfie in-cre-di-bi-li!
Non mi piace molto che pensino solo ai doppi sensi, è un loro difetto.
S., forse, lo potrei classificare, sempre come dice la prof., tra i simpatici "senza cervello" che fanno battute (molte battute) divertenti. A volte non ragiona ma, come E., è un esperto nell'imitare voci e rumori.
I maschi sono molto permalosi, meglio non dire brutte cose con loro o su di loro!
P. è il mio vicino di banco, è bravissimo a disegnare soprattutto murales. Non è mica diverso da tutti gli altri; come loro a volte non pensa, ma fa molte battute divertenti.
Coraggio femmine, alla fine non ci possiamo troppo lamentare dei nostri compagni!!

Lalla