giovedì 29 maggio 2008

Gli alunni del Laboratorio Teatrale
presentano:
Il bosco dei sogni d'estate
5 giugno 2008
ore 21.00
Teatro dell'Oratorio San Giovanni Bosco
Lainate (MI)


sabato 24 maggio 2008

Saggio di danza


In bocca al lupo alle ballerine della 2effe!



mercoledì 21 maggio 2008

Creazioni







Aforisma

Gli uomini hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri, ma per nascondere il fatto che non li hanno.

Sören Kierkegaard

lunedì 19 maggio 2008

Giochino

Vediamo se siete preparati. Dovete scrivere l'ordine esatto delle immagini, dire chi ha dipinto le tre tavole e da quale storia sono tratte.
Chi è il più veloce? Non vale guardare sul quaderno!


domenica 18 maggio 2008

L'Inter vince il Campionato 2007-2008

Per la felicità di Daglas e di molti altri...



martedì 13 maggio 2008

Dedicato a Wanna and company

Dato che vi piaceva tanto questa canzone...Buona cantata !

PS. L'uomo che "stappa la bottiglia" mi ricorda Daglas. Che ne dite?

lunedì 12 maggio 2008

Leon Battista Alberti

Alberti, Leon Battista (Genova 1404 - Roma 1472), architetto e scrittore italiano, fu il primo importante teorico dell'arte rinascimentale e autore di progetti improntati ai canoni di uno stile classico puro, derivato dall'antica architettura romana. La sua figura è da comprendere tra i più brillanti esempi di uomo rinascimentale, dalla poliedrica cultura tesa al recupero del sapere del passato e nello stesso tempo all’innovazione pratica e teorica nei campi dell’arte e della letteratura.
Figlio di un nobile fiorentino esiliato, ricevette un'ottima educazione, e intraprese studi giuridici dapprima a Padova, in seguito all'Università di Bologna. Studiò il greco, fatto non comune per l’epoca, ma si interessò presto anche di discipline come la matematica e le scienze naturali.
Nel capoluogo toscano soggiorna dal 1439 al 1443, anni nei quali si fa più intensa la sua attività letteraria e la sua partecipazione alla vita culturale fiorentina: è qui infatti che ha modo di frequentare artisti come Donatello e Filippo Brunelleschi. Con quest’ultimo è intenso lo scambio di idee e riflessioni sulla teoria della prospettiva. Nel trattato Della pittura, (1435), composto prima in latino e quindi in volgare, e dedicato proprio a Brunelleschi, Alberti enuncia le leggi matematiche che sottostanno alla rappresentazione della profondità spaziale, punto di riferimento fondamentale per la tutta la successiva pittura occidentale. Si occupò teoricamente delle varie arti scrivendo numerosi trattati tra i quali appunto il Della Pittura scritto nel 1436 circa, il De Re Aedificatoria scritto tra il 1450 e il 1472 fu il primo testo stampato (nel 1485, in dieci libri) sull'architettura del Rinascimento e il De Statua Scritto intorno al 1464.
Alberti prestò la sua opera di architetto a Mantova, Rimini e in altre città del Nord Italia, e ottenne importanti incarichi a Roma: nella capitale, sotto papa Niccolò V gli fu affidato il rifacimento di antichi edifici, tra cui le chiese di Santo Stefano Rotondo e Santa Maria Maggiore.
Benché i suoi edifici possano essere classificati tra le opere più rappresentative dell'architettura rinascimentale, egli fu sempre più attivo sul versante teorico che su quello pratico. Ad esempio, forniva i progetti ma non ispezionava né visitava mai i cantieri. La purezza classica del suo stile, basata sulla ricerca dell'armonia proporzionale, sulle forme proporzionate e modellate sull'uomo, preparò la strada a Bramante e influenzò tutta l'architettura occidentale dei secoli a seguire.
La sua cultura lo rese ricercato presso le più importanti corti del Quattrocento: fu a Ferrara dove per gli Estensi progettò l’Arco del Cavallo sul quale poggia la Statua equestre di Nicolò III d’Este e il campanile della cattedrale della città. A Roma Papa Nicolò V gli diede l'incarico del riordino urbanistico della città e del restauro di S. Maria Maggiore, S. Stefano Rotondo, S. Teodoro.A Firenze per il mercante Giovanni Rucellai edificò un palazzo che divenne modello dei palazzi signorili del rinascimento. La facciata composta di conci lisci a ordini sovrapposti, è divisa in senso verticale da lesene e in senso orizzontale da cornici marcapiano. Sempre per Rucellai seguì altre opere: la Cappella di San Pancrazio e il compimento della facciata di Santa Maria Novella, adottando in quest'ultima un rivestimento a marmi policromi seguendo un disegno chiaro e lineare.


Chiesa di Sant'Andrea


Progettò per i Gonzaga a Mantova le chiese di San Sebastiano a pianta centrale e di a pianta Sant’Andrea longitudinale. La chiesa Sant’Andrea voluta dal marchese Ludovico lì Gonzaga, si inserisce nel piano dì ristrutturazione urbanistica, seguito al nuovo prestigio internazionale assunto dalla città, dopo il Concilio tenutosi a Mantova nel 1459. lì progetto venne affidato all’architetto simbolo del movimento umanistico che stava sconvolgendo l’italia del XV secolo: Leon Battista Alberti. L’Alberti iniziò il progetto nel 1470, ma non riuscì mai a portarlo a termine poiché la morte lo colse nel 1472. lì cantiere passò quindi a Luca Fancelli che lo completò nel 1488 seguendo i progetti del grande predecessore. La grandiosa facciata richiama evidenti suggestioni classiche, secondo i canoni rinascimentali che ispiravano le opere albertiane, presentando così un timpano sorretto da un architrave che sormonta un grande arco trionfale. Questa struttura è incorniciata da enormi lesene sormontate da capitelli corinzi, che contengono quattro nicchie, di cui due dotate di finestre e due cieche. L’interno di notevoli dimensioni (103 m di lunghezza per 19 di larghezza e 28 di altezza), segue lo schema della pianta a croce latina con un’unica navata in cui gli spazi paiono dilatarsi, sormontata da una volta a botte. Splendida è la cupola settecentesca del Juvarra che corona l’edificio albertiano, anche se la sua esuberanza tardobarocca sembra non armonizzarsi perfettamente con la perfetta volumetria del disegno originale. La basilica conteneva inoltre il prezioso sangue di Cristo, che la leggenda voleva essere stato portato in Mantova da San Longino, soldato romano convertitosi al cristianesimo dopo avere colpito Cristo al costato.

prof. Della Ca'

domenica 11 maggio 2008

Dialogo nel buio

Dialogo nel buio già costituisce per me un ricordo meraviglioso che porterò sempre nell'anima.
Questa esperienza mi ha fatto provare una sensazione che non avevo mai sentito prima: sì, strana, forte ma stupenda, piacevole.
Mi ha fatto capire com’è difficile la vita dei non vedenti, quante difficoltà devono superare ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, anche se tutto questo già lo immaginavo.
L'uscita del 7 maggio mi ha fatto comprendere non solo il loro disagio, ma vivere personalmente i loro problemi, i pericoli che incontrano in luoghi non conosciuti, facendo sì che per un'ora circa, l'impacciata, timorosa, insomma la disabile, fossi io.
Ammiro tantissimo la mia guida, Claudia, a cui mando un grazie speciale perché per tutto il percorso ci ha sostenuto e si è mostrata sempre gentilissima, disponibile a condurci in un modo di vivere la realtà totalmente differente dal nostro.
Il bastone e il tatto non sono bastati per farmi sentire completamente sicura, ciò che mi è servito di più è stata la voce di Claudia che ci parlava e ci spiegava dove ci stavamo dirigendo.
Ringrazio anche i professori che hanno organizzato un'uscita indimenticabile.
"NON OCCORRE GUARDARE PER VEDERE LONTANO"

Cuccy

venerdì 9 maggio 2008

100 anni di Inter

Nel giorno 9 marzo dell’anno 1908, 43 soci si riunirono presso il ristorante L’orologio di Milano. Quel giorno fu storico per i milanesi, perché venne fondata L'internazionale di Milano. Questa scelta venne presa perché si voleva che il Milan avesse un'antagonista con cui confrontarsi. D'allora L’internazionale divenne leggenda.
L’Inter fece il suo primo campionato proprio nell’anno in cui venne fondata, cioè il 1908. L’Inter finì quel campionato al terzo posto su 6 squadre. Quel campionato lo vinse la grande squadra della Pro Vercelli.

Soltanto un anno dopo la fondazione della società, nel 1909, vinse il suo primo campionato con il grande capitano Virgilio Fossati, classe 1890, centromediano dalla grinta inesauribile. Gli altri campionati vinti dall’Inter sono negli anni a seguire:

1919-1920;
1929-1930;
1937-1938;
1939-1940;
1952-1953;
1953-1954;
1962-1963;
1964-1965;
1965-1966;
1970-1971;
1979-1980;
1988-1989;
2005-2006;
2006-2007;

Inoltre da ricordare 2 coppe campioni nell'anno 1963-1964 e nel 1964-1965; 3 coppe UEFA (1990-1991;1993-1994;1997-1998); 2 coppe intercontinentali (1963-1964;1964-1965).


I giocatori che hanno scritto la storia dell'Inter sono stati:

Giuseppe Meazza, a cui è stato intitolato lo stadio di Milano;
Giacinto Facchetti, della grande Inter di Angelo Moratti e di Helenio Herrera detto il Mago;
Sandro Mazzola, grande attaccante che ha vinto tutto con l’Inter;
Giuseppe Bergomi, il grande capitano che ha giocato per 20 anni con la maglia nerazzurra;
Lothar Matthaus, giocatore tedesco di gran classe che con l’Inter ha vinto 1 coppa UEFA;
ed in fine il grande capitano di oggi, l’argentino JAVIER ZANETTI.


Daglas

9 maggio 1978: gli italiani piangono

Trent'anni fa, in questa giornata di maggio, gli italiani piagevano la morte di Aldo Moro e di Peppino Impastato, vittime del terrorismo politico e del "terrorismo mafioso". Questa mattina in classe li abbiamo ricordati perché, come disse qualcuno, quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria.





Il metodo di studio

Il problema maggiore da affrontare a scuola è sicuramente lo studio, spesso poco approfondito. Bisognerebbe avere un metodo efficace, ma non è semplice trovare quello più adatto al proprio stile.
Il mio metodo di studio è semplice, consiste nel rileggere almeno due volte il capitolo da memorizzare, poi provo a ripeterlo (non sempre ad alta voce), ma se non riesco ad esprimermi correttamente mentre lo espongo, mi confondo e mi distraggo, quindi rileggo e ripeto un’altra volta.
Le mie maggiori difficoltà che, a mio parere, sono le stesse tutti i ragazzi della mia età, riguardano sicuramente il non essere in grado di restare sui libri per più di tre quarti d'ora, il non capire subito il testo e non leggere abbastanza attentamente le frasi del testo.
Mi piacerebbe conoscere le difficoltà dei mie compagni per capire come affrontare le mie.

Ricordiamoci tutti che lo studio è importante per farsi strada nella vita.

SK8ER

mercoledì 7 maggio 2008

Camera degli sposi

Ecco cosa ci attende a Mantova, la bellissima Camera degli sposi di Andrea Mantegna (guardare per credere!)




Alfabeto Braille